L’arte e la sua voce, colonne sonore per edificio storico
Mappe sonore: le architetture reggiolesi interpretate da musicisti in un tour tra arte e musica
con Federica Merighi
La tradizione del concerto da salotto ottocentesco rivive nel concerto jazz contemporaneo di Emilio Merola
Una mente da sempre ibrida quella di Emilio Merola, musicista che non ama etichettare e definire la propria musica con formule fisse. Il suo primo album da solista, “Hybrid mind”, è composto da otto tracce che si snodano libere da catalogazioni riflettendo le diverse esperienze musicali interiorizzate. Una musica liquida, dai contorni labili e sfumati, che unisce in una narrazione coerente due mondi apparentemente opposti, la musica scritta e quella di improvvisazione. La partitura, eseguita alla lettera, diviene infatti spesso un canovaccio, uno spunto per dipingere creazioni estemporanee come in un flusso di coscienza.
Emilio Merola, clarinetto
Enzo Grimaldi, pianoforte