“Morire dal ridere”
Storie di comici ebrei nei campi di concentramento.
di e con Andrea Migliorini e Jacopo Sgarzi
Lo spettacolo è tratto dalle vere storie dei comici di Berlino negli anni ’30, sempre più asfittica per gli ebrei, deportati nel campo di Westerbork.
Il lager è gestito da un caporale impresario che utilizza la propria influenza per creare nel campo un cabaret personale, che presto diventa il polo di attrazione degli altissimi gradi delle truppe di occupazione tedesche. Per i comici significa andare in scena distrutti dai lavori forzati, dalle malattie o dopo la morte di un amico.
Non fare ridere equivale ad una condanna.
Questa e la realtà paradossale che vogliamo raccontare, utilizzando nello spettacolo numerose battute originali, pronunciate dagli stessi comici che hanno calpestato quelle assi.
Una riflessione su come ogni dittatura tema il ridicolo.
Coordinamento registico: Davide del Grosso
Con la collaborazione di: Ettore Brocca
Musiche: Massimiliano Manella
In collaborazione con: Compagnia Dei Piccoli